Al via la vaccinazione “volontaria” in tutti gli ambienti di lavoro anche privati
Come sappiamo è stato siglato in data 6 aprile 2021 tra il Governo e le Parti Sociali il nuovo Protocollo di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro.
Pochissime e peculiari le novità ad eccezion fatta per la possibilità, all’interno di qualsiasi luogo di lavoro, concessa ad ogni tipologia di datore di lavoro di poter effettuare le vaccinazioni ai lavoratori dipendenti, compresi i titolari delle attività produttive, fermo restando che l’adesione sarà pur sempre su base “volontaria”.
Tre sono le opzioni in campo per avviare le vaccinazioni in azienda:
1) è il singolo datore di lavoro, anche in forma aggregata con altri datori di lavoro, a permettere le vaccinazioni all’interno dei luoghi di lavoro;
2) ricorrere alle strutture sanitarie private attraverso apposite convenzioni;
3) rivolgersi alle sedi periferiche dell’INAIL.
L’azienda, dietro la redazione di un apposito “piano aziendale per la vaccinazione”, ospiterà in appositi spazi il gruppo di operatori sanitari autorizzati che è addetto alla somministrazione del vaccino, mentre, il proprio Medico Competente fornirà ai lavoratori adeguate informazioni sui vantaggi e sui rischi connessi alla vaccinazione e sulla specifica tipologia di vaccino nel pieno rispetto anche della normativa sulla riservatezza dei dati personali e dei dati sensibili.
Il costo per la realizzazione e la gestione del “piano aziendale per la vaccinazione” è a totale carico del datore di lavoro, costi per la somministrazione inclusi, mentre la fornitura dei vaccini, delle siringhe e degli aghi e degli strumenti informatici dedicati alla registrazione delle vaccinazioni è carico del Servizio Sanitario Regionale di competenza.
Qualora un’impresa non è in grado di affidarsi ad una struttura sanitaria privata potrà rivolgersi alle sedi periferiche dell’INAIL in maniera totalmente gratuita.
Ulteriori novità previste dal presente Protocollo di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro consistono:
– nell’obbligo di rispettare, da parte dei lavoratori positivi per un periodo superiore ai 21 giorni, il ritorno in azienda soltanto se è preceduto dalla negativizzazione derivante dal tampone molecolare o antigenico effettuato nelle strutture autorizzate;
– nella possibilità di poter produrre in autonomia il liquido detergente seguendo le disposizioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Tale Protocollo di aggiornamento di sicurezza anti-contagio, pertanto, ha dato il via libera alla realizzazione di “Punti Straordinari di Vaccinazione” – che partirà quando arriveranno le nuove dosi di vaccini – i quali affiancheranno i punti già attivati in precedenza dalle ordinanze normative statali.
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